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venerdì 22 maggio 2015

L'Imperatore

Storia antica

Secondo il canone pubblicato su White Dwarf, inizialmente l'umanità era a conoscenza del Warp e ci conviveva. Vi erano alcuni dotati di doni e poteri che potevano comunicare col Warp e usarlo per molti scopi - spesso curatori tribali e guide spirituali dell'umanità. Queste persone potevano persino fluire attraverso il Warp dopo la morte e rinascere.

In ogni caso, quando l'umanità guadagnò maggiori conoscenze, il suo segreto desiderio crebbe e cominciò la corruzione. Le guide spirituali cominciarono ad avvertire dei cambiamenti, come la diminuzione del potere dei loro doni, o l'aumentata difficoltà della pratica della reincarnazione. Essi chiamarono un grande concilio, in cui i leader decisero che nessuno di loro da solo avrebbe potuto fermare questo deterioramento, ma forse ci sarebbero potuti riuscire assieme. Decisero che avrebbero dato le loro vite per rinascere come "un Dio di inimmaginabile potere".

Circa un anno dopo, un bambino nacque - il ragazzo che poi sarebbe diventato l'Imperatore. Il suo nome originale è sconosciuto, ma si trovano alcuni riferimenti che affermano che "nacque nell'ottavo millennio a.C." nel centro dell'Anatolia (Priestley e Ansell, 1990; Abnett, 2006). Crebbe in una zona isolata e deserta, e si vociferava che avesse il potere di bloccare la sua vecchiaia, e molte altre abilità psichiche.

Dopo molti anni, come l'Imperatore crebbe in giudizio e concentrazione, intuì da solo la corruzione causata dai desideri umani, e si preparò per correggerla. Rimase sempre in disparte, facilitando molti dei più importanti cambiamenti dell'umanità, e in generale guidando e proteggendo le specie.

La prima menzione dell'Imperatore nei registri Imperiali fu di quando conquistò la Terra dopo l'Era dei Conflitti (grossomodo nel ventinovesimo Millennio). L'uso dell'Imperatore di guerrieri modificati e progettati geneticamente lo mise in grado di riunire l'Umanità e di porre la sua attenzione verso le stelle. Con l'assistenza dell'Adeptus Mechanicus su Marte, l'Imperatore creò i primi Space Marine e flotte di navi interstellari per portare le sue armate sino ai più lontani angoli della galassia.

Dal suo stesso corredo genetico, L'Imperatore creò i Primarchi, dai quali fu a loro volta creato il seme genetico degli Space Marine. Tuttavia, una forza sconosciuta disperse i Primarchi ancora in fasce per tutta la galassia, distruggendo inoltre tutti i dati relativi alla manipolazione genetica usata per poter creare i primi Space Marine.


La Grande Crociata

L'Imperatore aveva un grande sogno: riunire i pezzi dell'umanità che erano dispersi per tutta la galassia e isolati l'un l'altro durante l'Età della Lotta. Nei primi anni della Grande Crociata l'Imperatore fu in prima linea, a guidare i suoi soldati perfezionati geneticamente in battaglia. Come molti mondi finirono sotto il controllo del giovane Impero dell'Umanità, l'Imperatore ritrovò i Primarchi dispersi, che furono usati come base genetica per stabilizzare il processo di creazione degli Space Marine.

Dopo qualche tempo, l'Imperatore tornò sulla Terra, ai suoi laboratori sotterranei, per lavorare a progetti sconosciuti, lasciando ai suoi fidati "figli", i Primarchi, il controllo della Crociata. Il primo di essi, e il Comandante dell'Imperium, era Horus, il primo ad esser ritrovato dall'Imperatore.

L'Eresia di Horus

La Grande Crociata arrivò alla fine con gli eventi dell'Eresia di Horus, quando Horus si ribellò all'Imperatore. Sotto la guida di Horus, nove legioni di space marine e innumerevoli reggimenti della Guardia Imperiale si convertirono al Caos e cominciarono una guerra civile di livello galattico.

Persino quando l'armata di Horus cinse d'assedio la Terra, l'Imperatore credeva ancora di poter redimere suo figlio; e mantenne questo credo anche quando lo fronteggiò per l'ultimo duello. L'Imperatore non voleva usare i suoi pieni poteri, ma allo stesso tempo non si rendeva conto che Horus era sorretto dalla forza congiunta di tutti gli dei del Caos. Il Signore della Guerra non aveva scrupoli; attaccò selvaggiamente suo padre, tagliandogli la gola, spappolandogli un occhio e spezzandogli la schiena. L'Imperatore giaceva a terra, quando un Terminator entrò nella stanza: l'identità di questo soldato non è mai stata precisata. Horus lasciò che il Marine contemplasse la sconfitta del suo invincibile Imperatore, prima di sventrarlo con la sola forza dello sguardo. Fu allora che l'Imperatore capì che suo figlio non esisteva più. Il supremo comandante dell'Umanità raccolse la totalità del suo potere e scagliò una lancia, composta di pura energia psichica, verso Horus; il contraccolpo fece tremare il Warp, mentre i quattro dei del Caos fuggivano terrorizzati da un potere mai tanto vicino ad annichilirli. Per un breve istante l'Imperatore sentì che il suo adorato figlio tornava alla normalità.

Ma l'Imperatore sapeva che, prima o poi, il Caos lo avrebbe riconquistato. E lui non sarebbe stato più in grado di contrastarlo. Così rivolse la sua potenza verso Horus, strappando la sua anima e dissolvendola per sempre.

Il Primarca dei Magli dell'Imperatore, Rogal Dorn trovò l'Imperatore e lo riportò sulla Terra dove ricevette le istruzioni su come costruire il Trono d'Oro (che fu costruito dal'Adeptus Mechanicus) dove l'Imperatore riposa ancora oggi.

Storia contemporanea

Il corpo martoriato dell'Imperatore fu trovato da Rogal Dorn che, seguendo le istruzioni dell'Imperatore, diresse la costruzione del Trono d'Oro, un arcana macchina tecnomagica, che avrebbe sostenuto la sua anima. L'Imperatore è rimasto nel Trono d'Oro dalla sua ascensione sino ad oggi. Oramai tutto ciò che rimane del supremo comandante dell'Umanità sono pochi brandelli del corpo, ancoraggio per la sua immane energia psichica.

Il Trono d'Oro si trova nel Sanctum Imperialis, che è vigilato dalla Guardia dei Custodi dell'Imperatore, altrimenti conosciuta come Adeptus Custodes. Il Trono d'Oro è inoltre connesso ad un gigantesco faro Warp conosciuto come l'Astronomican, che genera un sistema di segnali che rende i viaggi nel Warp possibili nell'Imperium, grazie a questo faro che rende le rotte navigabili. L'Imperatore stesso genera questo segnale, altrimenti conosciuto come Raggio della Speranza o Strada Dorata, ma molta della potenza del segnale è amplificata da un "coro" di dieci migliaia di psionici umani. La forza vitale degli psionici è consumata in pochi mesi (Priestley, 1998), e per questo i ranghi del "coro" devono essere rimpiazzati costantemente dalle tetre e infami Navi Nere dell'Inquisizione.

Aspetti Religiosi

L'Imperatore dell'Umanità, comunemente conosciuto come "L'Immortale Dio Imperatore dell'Umanità" o Imperatore Spaziale, è venerato come una divinità onnipresente dalla maggior parte dei cittadini dell'Imperium, e questo culto prende il nome di Ecclesiarchia. La fede e la venerazione è insegnata e controllata dall'Imperium, e la disobbedienza è quasi universalmente punita con la morte. I cittadini imperiali credono che l'Imperatore li guidi e li veda, proteggendoli dai grandi orrori e mali dell'Immaterium.

La più notevole eccezione a questa venerazione sono gli Space Marine, che conoscono le origini dell'Imperatore più chiaramente e lo venerano come un supremo guerriero e leader, ma generalmente non lo considerano un dio nello stesso modo in cui i cittadini normali fanno, sempre restando che vi sono Capitoli che lo venerano come un dio. Le voci che l'Imperatore sia morto da tanto, e che il Trono d'Oro sia solo un vuoto guscio di macchinari per imbrogliare miliardi di persone, sono istantaneamente messe a tacere come eresie dall'Inquisizione. È noto che le rotte stellari necessitano uno speciale legame con lo spirito dell'Imperatore per avere la possibilità di comunicare attraverso distanze interstellari, perciò si pensa che se le rotte stellari ancora esistono, così dev'essere anche per l'Imperatore.

È implicato nella storia d'apertura del regolamento di Inquisitor che il Trono d'Oro fosse originariamente una misura temporanea intesa a permettere all'Imperatore di guarire dalle sue ferite, ma alcuni elementi dell'Inquisizione e i Sommi Signori della Terra recentemente nominati cospirarono affinché fosse costretto all'interno del suo trono, sospettando che il ritorno dell'Imperatore così presto dopo la fine dell'Eresia di Horus avrebbe destabilizzato l'Impero, sino ad arrivare ad un'altra guerra civile, a cui l'Impero stesso non sarebbe sopravvissuto. Inoltre essi credevano di dover temere ogni possibile cambiamento alla psiche dell'Imperatore, supponendo che i suoi poteri si fossero manifestati così fortemente proprio per la sua condizione di stasi. Inoltre una credenza, propria di coloro che conoscevano la reale origine dell'Imperatore, li portava a pensare che l'unico modo che potesse portare alle resurrezione dell'Imperatore fosse la sua totale morte. Sottinteso poi che la forzata mancanza dell'Imperatore consentisse e consenta ancora oggi ai sommi signori di esercitare potere assoluto sulle masse dell'Imperium. Pare però che il dio del Caos Tzeentch, una delle creature con più conoscenza nell'intero universo, sappia cosa potrebbe succedere se l'Imperatore morisse.


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